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La tutela dei diritti di proprietà industriale tramite marchi, brevetti e contratti di licenza


Maria Mirella De Martiis

Lettura 3 min

04 aprile 2023

La privativa industriale è un diritto esclusivo attribuito all'autore o inventore per la tutela di un prodotto o frutto del suo ingegno. Il titolare di tale diritto ha il controllo dello sfruttamento economico del bene oggetto del diritto, che può esercitare di persona o cedere a terzi attraverso un contratto di licenza.

Diritti di proprietà industriale: marchi e brevetti

La privativa industriale si divide in tre categorie: marchi, brevetti e design e modelli. Il loro obiettivo è la protezione dell'autore e dell'imprenditore da impropri sfruttamenti o appropriazioni. La proprietà industriale, infatti, è molto importante per l'economia e il mercato perché tutelare un'opera frutto dell'impegno intellettuale di un autore può avere una forte valenza economica e di mercato.

Come ottenere un diritto di proprietà industriale?

I diritti di proprietà industriale sono acquisiti tramite brevettazione o registrazione, che danno luogo ai relativi titoli di proprietà. La brevettazione riguarda invenzioni, modelli di utilità e nuove varietà vegetali, mentre la registrazione riguarda marchi, disegni e modelli, e topografie dei prodotti a semiconduttori.

Il marchio

Il marchio serve a distinguere un'azienda da altre concorrenti e identificare i servizi offerti. Per essere tutelato, un marchio deve avere un carattere distintivo. La registrazione del marchio si richiede all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o all'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale ed è valida per 10 anni, rinnovabile all'infinito.

Il brevetto

Il brevetto è un diritto esclusivo che attribuisce al titolare la riserva esclusiva di produzione, commercio e utilizzo industriale dei prodotti brevettati o del particolare procedimento inventivo usato per ottenere il bene. La sua registrazione si effettua presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Esistono diversi tipi di brevetto per invenzione e per modelli di utilità, con durata limitata.

La gestione economica della proprietà industriale tramite contratti di licenza

Dopo la brevettazione o la registrazione di un titolo di proprietà industriale, l'autore o l'azienda possono sfruttare il diritto acquisito attraverso la produzione e la vendita in proprio, la cessione dei diritti a terzi o la stipula di un contratto di licenza.

Il contratto di licenza

Il contratto di licenza è uno strumento che consente il licenziante, ovvero il titolare della privativa industriale, di concedere a terzi, a pagamento, il diritto di utilizzare il prodotto o il brevetto. Nel contratto sono disciplinate le modalità di utilizzo, i limiti temporalie geografici e la cessione dei diritti economici oggetto di licenza. Esistono vari tipi di licenza, tra cui il licensing out (per concedere a terzi la propria privativa industriale), il licensing in (per acquisire tecnologie brevettate da terzi) e il cross-licensing (una concessione reciproca di licenza tra imprese complementari).

Conclusioni

La proprietà industriale è un diritto esclusivo che tutela il lavoro dell'autore o dell'imprenditore, permettendo di esercitare il controllo economico sul prodotto brevettato. La registrazione di marchi e brevetti si effettua tramite l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale e la tutela può avvenire attraverso la produzione e la vendita diretta, la cessione dei diritti o il contratto di licenza. Il contratto di licenza è uno strumento importante per l'ottimizzazione dei costi di produzione e l'acquisizione di know-how da parte delle imprese.

Autore

Avvocato Maria Mirella De Martiis

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