Il diritto di prelazione agraria: chi, come e quando può essere esercitato
Maria Mirella De Martiis
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01 marzo 2023
Il diritto di prelazione agraria è un diritto riconosciuto dallo Stato ai coltivatori diretti e ai proprietari dei terreni confinanti con un fondo agricolo in vendita. Tale diritto consente loro di acquisire il terreno a parità di prezzo con gli altri acquirenti e di evitare che un terzo, non informato della prelazione, possa acquisire il terreno. In questo articolo analizzeremo le condizioni e le procedure per l’esercizio del diritto di prelazione agraria, indicando la normativa di riferimento.
Chi ha diritto di prelazione su un terreno agricolo?
Hanno diritto di prelazione agraria su un fondo agricolo in vendita:
Il coltivatore diretto affittuario del terreno
Il proprietario di un terreno confinante
Le società cooperative di imprenditori agricoli
Le società agricole di persone
Il diritto di prelazione viene riconosciuto a condizione che tutti i requisiti previsti dalla legge siano rispettati, come l'affitto del fondo da almeno due anni per il coltivatore diretto, la mancata cessione di altri fondi rustici di imponibile fondiario superiore a lire mille nel biennio precedente per il coltivatore diretto e il possesso della qualifica di coltivatore diretto nella sezione speciale del registro delle imprese per le società cooperative e le società agricole di persone.
Come si esercita il diritto di prelazione
Il proprietario che intende vendere il terreno agricolo è tenuto a comunicare la proposta di vendita, con lettera raccomandata, all’affittuario o ai confinanti, allegando il contratto preliminare di compravendita contenente il nome dell’acquirente, il prezzo e le altre condizioni stabilite per la cessione. Il titolare della prelazione agraria ha 30 giorni di tempo per esercitare il proprio diritto attraverso una dichiarazione scritta.
Termine per la prelazione agraria
Il diritto di prelazione agraria va esercitato entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del proprietario. Se il titolare della prelazione comunica la sua intenzione di acquistare il terreno agricolo, il contratto si intende concluso e il prezzo deve essere pagato entro sei mesi dalla comunicazione effettuata dal proprietario che vende.
Cosa succede se non si rispetta il diritto di prelazione?
Se il proprietario non rispetta il diritto di prelazione comunicando la proposta di vendita, oppure se il prezzo indicato nella notifica è superiore a quello risultante nel contratto di compravendita, chi ha diritto alla prelazione può riscattare il terreno dall’acquirente entro un anno dalla trascrizione della vendita nei registri immobiliari.
Come riscattare il terreno venduto senza rispettare la prelazione?
Per riscattare il terreno oggetto di prelazione agraria è sufficiente comunicare al terzo acquirente l'intenzione di esercitare il proprio diritto di prelazione ed acquistare il terreno entro un anno dalla trascrizione; pertanto, la compravendita effettuata in violazione della prelazione non è nulla e il terreno va riscattato entro un anno. Se il terzo acquirente non intende cedere il fondo sarà necessario agire in giudizio per riscattare il terreno.
È possibile rinunciare al diritto di prelazione?
Il titolare del diritto di prelazione agraria può dispensare il proprietario dall'obbligo di comunicazione attraverso una rinuncia scritta nella quale dichiari di essere stato preventivamente informato del prezzo di vendita e di tutte le condizioni della cessione e di rinunciare all'acquisto.
Conclusioni
Il diritto di prelazione agraria è uno strumento importante per i coltivatori diretti e i proprietari di terreni confinanti con un fondo agricolo in vendita, che ha lo scopo di agevolare l'acquisto del terreno da parte di coloro che lo lavorano e di favorirne la produttività. È necessario rispettare le condizioni e le procedure previste dalla legge per esercitare correttamente il diritto di prelazione agraria, al fine di evitare possibili contestazioni e problemi futuri.
Autore
Avvocato Maria Mirella De Martiis
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